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al testo di Francesco Maria Martone
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L'uomo, in generale, tende a credere il più delle volte che ciò che vede corrisponde alla realtà allo stesso modo di ciò che ascolta con le proprie orecchie, e si stupisce quando, affermando una cosa che ha appena visto o sentito, si trova in netto disaccordo con il suo interlocutore che, pur avendo visto e sentito la stessa indentica cosa, ne riferisce un'altra.
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Angelo Ricotta
- 17/02/2017 17:15:00
[ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]
È ben noto dalla psicologia sperimentale che vedere e sentire non sono attività neutre. Sono famosi i casi di testimoni dello stesso evento che hanno dato di esso resoconti anche molto diversi. Quindi non esistono certezze? Non è questa la conclusione giusta. Generalmente elaborando con lintelletto logicamente i dati su un evento e utilizzando tecniche di ricostruzione di vario tipo si riesce ad individuare la verità. Il tempo di elaborazione può essere un fattore decisivo. Poi cè una piccola percentuale di casi che potrebbe eludere una soluzione per diverse carenze. È quello che accade nella scienza e anche nelle indagini poliziesche o di altra natura.
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